lunedì 21 febbraio 2011

Organizazione del Corpus Profetico

La organizzazione del canone ebraico vincolava i profeti alla Torah, come i libri che fanno risuonare la voce della Torah, ciò è, la voce udita da Mose nel Horeb
La Bibbia Cristiana vincola i profeti ai vangeli, sottolineando negli oracoli profetici la dimensione di anticipo della venuta del Messia.

Secondo la estensione del lbro, si possono dividere in profeti maggiori e minori, terminologia trovata in Agostino (“Isaias propheta non est in libro duodecim Prophetarum, qui propterea dicuntur minores, quia sermones eorum sunt breves, in eorum comparatione, qui maiores ideo vocantur, quia prolixa volumina condiderunt;” De Civ Dei XVIII,29)

La tradizione ebrea distingue i libri dei profeti anteriori (Gs, Gdc, Sam, Re) e i libri dei profeti posteriori (Is, Ger, Ez, XII)

Finalmente possiamo anche distinguere i personaggi che appartengono alla profezia classica (o bene profeti scrittori) de quelli precedenti, i profeti preclassici. In questa distinzione si evidenzia un altro tempo della profezia: quella presente nelle comunità cristiane (Ap 19.10; Rom 12,6; 1Cor 12,10).

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